Forse è tempo di abbandonare o ridurre l'uso dei Social?
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È tempo di abbandonare o ridurre l'uso dei Social?
Da tempo ormai percepisco nei Social, su Facebook in particolare, come una "polarizzazione" di genere di orientamento e stile nell'uso del mezzo , due macro gruppi, due schieramenti contrapposti che me ne fanno allontanare poco a poco.
Da una parte gli haters, i cd "odiatori", sempre più malmostosi, sempre più alla deriva nel linguaggio e nel turpiloquio, malpancisti e diffamatori , alla ricerca di nemici e avversari da denigrare, attaccare e ingiuriare senza alcuna inibizione, senza alcuna argomentazione che non sia odio alimentato dall'odio fine a se stesso. Una melma inarrestabile che tutto affonda e affoga, compresi gli stessi protagonisti di tale genia e pratica.
Dall'altra, coloro che per istruzione, conoscenza del mezzo e degli strumenti di comunicazione, professionisti, giornalisti, opinion Maker, per rendere omaggio al politically correct, scelgono un linguaggio sempre più asettico, sempre più bilanciato, controllato, con oculata scelta di temi e parole per esprimere timidi giudizi che difficilmente esulano dai luoghi comuni ancorché espressi con buona sintassi.
In mezzo poco o nulla. Rimangono i collezionisti di farfalle, gli accademici e gli esperti di tutto e/o di niente.
Sembra il realizzarsi della profezia di Miłosz: « si è riusciti a far capire all’uomo che se vive è solo per grazia dei potenti. Pensi dunque a bere il caffè e a dare la caccia alle farfalle. Chi ama la res publica avrà la mano mozzata ».
Mi chiedo sempre più spesso: a che pro dedicarvi ancora del tempo? Tu (amico, contatto) che - forse - ancora mi leggi che ne pensi?
Francis BaconPortrait of Michel Leiris (Portrait of Michel Leiris), 1976.
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